lunedì 14 settembre 2020

Jeanie dai lunghi capelli

 Vi ricordate la melodia malinconica che ogni cartone animato che parlava dell'america durante la secessione aveva?

quella canzone dal titolo "Jeanie dai lunghi capelli castani" fu uno dei maggiori successi in un epoca, in America, che conta SOLO e SOLAMENTE un artista in campo musicale; Stephen Collins Foster lo stesso autore compositore di Oh Susanna!


Non vi parlerò di Susannah tutta panna oggi ma del cartone animato in 13 episodi creato da uno studio televisivo giapponese dal titolo "Kinpatsu no Jeanie" e trasmesso in Italia nel 79 all'incirca e tratto dal romanzo di Shiro Ishinomori che a sua volta l'ha tratto dalla canzone di Foster. Per intendersi, l'anime "Fiocchi di cotone per Jeanie" è a sua volta tratto da questo anime qui 😛

Cosa c'è qui di diverso dall'anime di cui avevo parlato precedentemente "Isabelle de Paris"( vi rimando al link della mia video recensione)? TUTTO!

Ma partiamo per gradi. L'anime, perché di solo anime si tratta, nessun manga all'orizzonte aimeh, raccoglie 13 episodi esattamente come IDP e la sua sigla italiana è cantata dai RockingHorse esattamente come quella di IDP e come quest'ultima non è che sia proprio"bella" come lo erano le vecchie sigle dei Rocking Horse (oggi SuperRobots) . 

Esattamente come IDP dall'inizio alla fine non si aggiunge nulla alla semplice vicenda storica che racconta, nessuna storia d'amore che passa a compimento, niente di niente. Ma almeno qui la storia della Secessione non viene travisata continuamente.

Considerate che vedere l'anime in streaming mi ha fatto ascoltare ed apprezzare ovviamente la sigla giapponese che ricalca di logica quella originale da cui è tratto il romanzo/cartone animato.



Storia e Personaggi


La storia parla di Jeanie l'intelligente e caparbia ma tranquilla figlia minore della famiglia Lead (che in realtà è Reed ma dicono Lead) che vive a SantAgata, il cui padre è un mercante rispettato ovunque. 

Sono ovviamente una famiglia di Sudisti durante la guerra di secessione,e la ragazza ricorda continuamente il suo primo amore Robert che per causa del lavoro dei genitori da ragazzino era stato costretto a spostarsi nel Nord. 

Non ci verrà mai il magone quando penseremo a Robert che oramai adulto è costretto dai suoi ideali a combattere contro i sudisti e "contro" la famiglia di Jeanie, perché sarà sempre e solo lei a ricordarlo con malinconia quasi ad infiltrare nelle menti di chi guarda l'anime che la loro SIA una vera storia d'amore. Non va così, mi spiace, lo avrò ripetuto milioni di volte.... lo spettatore DEVE venire coinvolto da quello che vede e sente, musiche comprese, e non deve essere rimbambito dalle spiegazioni di un personaggio che dice che le cose vanno in un determinato modo.

Comunque, di Jeanie è innamorato anche Paul un soldato sudista che però ha fatto perdere il sonno alla sorella maggiore di lei, l'invisibile Caterina.

Caterina non è gelosa, non è attiva, non è un personaggio che conta nel'anime...è praticamente come Concetta de IlGattoPardo...se non vi torna alla memoria sappiate che è colei a cui viene "rubato" il fidanzato promesso sposo "Tancredi" dalla prorompente e volgare "Angelica". 

  Nella vita di Jeanie appare un ragazzino, Billy che spesso scappa dall'orfanotrofio dell'unica "suorina" che c'è che predica bene e poi beve vino, mangia come un maiale e ruba anche...però sempre col fine di aiutare i bambini poveri di cui si occupa. Solo la mamma di Jeanie , nonostante la guerra depredi le ricchezze di tutti, dà tutto quel che possiede a quell'orfanotrofio osteggiata dal ricco marito...semplicemente stronzo o avaro? 

 No. L'uomo in gioventù, anche se era già grande,innamorato della ragazza salva la famiglia di lei dalla banca rotta (che lui stesso aveva creato) per averla in cambio, e lei per garantire una vita dignitosa alla famiglia che l'ha cresciuta abbandona Tony l'uomo che ama davvero e il loro appena nato figlioletto di cui pare che Lead non fosse a conoscenza... Il signor Lead anni dopo contrasterà con ogni mezzo il moto della moglie di andare a salvare qualsivoglia orfano o povero perché erroneamente penserà sempre che lei sia ancora innamorata di Tony. 

All'orfanotrofio appare un uomo, il tenebroso Mark che vedremo anche mezzo nudo insieme a Jeanie 😍 che lo aiuterà contro gli scagnozzi del padre che vogliono ucciderlo. Ma chi è Mark? Non uno spasimante anche se la chimica fra lui e Jeanie è molto forte.



Semplice anche se grazie a Dio non intuitivo, Mark è il figlio abbandonato della signora Lead che ovviamente vuole vendetta per essere stato abbandonato e per Tony, il padre ormai morto. 

Insomma tutta la prima parte dell'anime è anche piuttosto buona, i colpi di scena sono due o tre, uno tra i quali la morte della mamma di Jeanie, che sinceramente non mi aspettavo... per la seconda parte, ossia gli ultimi sei episodi le cose scorrono un po' senza senso ripetendo continuamente la scenetta dove Jeanie è contrapposta al soldato nordista Robert e con puntate che vanno avanti da sole slegate dal contesto.


Qualche riflessione riguardo le puntate

Per tutta la durata della seconda parte del cartone animato, Robert eviterà non senza conseguenze dai suoi capi maggiori, di fare del male a Jeanie mentre invece continuerà a sparare ai soldati ed a occupare le città nonché uccidere chiunque si opponga alla liberalizzazione degli stati del sud da parte dei nordisti. Mark E' un soldato e come tale agisce sempre, ma a noi deve essere fatto credere per forza di cose che E' un buono.

Chi uccide quelli che vengono fatti passare per cattivi alla fine non viene etichettato come assassino ma come Eroe.

Una cosa però E' epica! Durante una delle puntate, nella cittadina, nel saloon una ragazza (poi scopriremo si tratta della ragazza di Mark) canta Oh Susannah, in omaggio ovviamente a Stephen Foster, ma la canta in giapponese! La puntata mi pare sia la 8...

In una delle ultime puntate, una ricca signora porta nella sua villa gli orfanelli promettendo loro ogni benessere e riducendoli in schiavitù, forse l'autore del cartone voleva dimostrare quanto gli schiavi delle piantagioni del sud, con la liberazione siano poi diventati schiavi autorizzati dal governo, perché in effetti fra il frustare un uomo di colore davanti a tutti e il farlo fra le mura domestiche minacciandolo di licenziarlo o in questo caso visto che sono bambini di non farli mangiare non passa poi molta differenza. Ricordiamoci che Lincoln era un repubblicano e non un democratico e che è stato ucciso e con lui è morta la VERA abolizione dello schiavismo in america, schiavismo che ha assunto semplicemente un'altro aspetto, coperto dal buonismo, ma che è rimasto identico se non peggiore.

In questa puntata viene addirittura uccisa la bimba negretta, che però veste indiana e molto probabilmente era indiana d'america.


Questo cartone animato, come cartone per intrattenimento stenta molto a decollare, ma non me la sento di definirlo proprio noioso perché ad uno sguardo più attento regala parecchi interessanti spunti.

Fra puntate che non hanno una trama contigua ma sono a sé arriviamo alla fine in cui il papà di 
Jeanie che lei ha odiato per tutto il cartone, muore e le figlie lo piangono. Ci verrà spiegato con un flashback che lo avevano perdonato, e anche questa è una scena fatta male, malissimo...perchè non presentarlo in una puntata man mano che si vede il cartone dico io?!

Nell'ultima puntata Jeanie aspetterà all'albero sulla collina (non di Pony) che Robert torni da lei ora che la guerra è finita...niente bacio finale, niente matrimonio, niente risoluzione. Lei da sola...

Non che io mi aspetti un matrimonio per forza, ma addirittura su IDP la scena finale era più sentita quando muore Jean. Qui invece la fine è inutile... Non esiste una crescita emotiva della protagonista che fin dall'inizio è scaltra e affatto stupida (e questo è un punto a favore), nè una risoluzione particolare, niente di niente, solo lei che ad un certo punto odia il padre e che poi lo perdona... era forse questo l'intento che volevano darci?

giovedì 20 agosto 2020

Almost Dead o "Era meglio se moriva subito"

Ultimamente siccome sono con mio marito in casa, non riesco a vedere film di paura sottotitolati, lui se ne lamenta sempre.

Quindi invece che vedermi "You should have left" con quel figaccione di Kevin Bacon che anche da vecchio ha davvero un suo perché  ho dovuto vedere ALMOST DEAD



Film di Giorgio Bruno del 2020 che riprende una caratteristica da una delle puntate di Supernatural, la 11X04 intitolata "BABY", cioè girare tutto in macchina. In realtà se guardate quella puntata vi potrete rendere conto della pura poesia dei registi di SPN confronto a questa cosa piatta e senza emozioni che è Almost Dead


La storia parla di una ragazza che si risveglia imbavagliata e legata in una macchina al posto del passeggero con la guidatrice morta. 

In realtà man mano che la storia andrà avanti si scoprirà che non è sola in auto, la signora che guidava non era morta, ma poi muore.

Si scoprirà che lei è una dottoressa virologa e che aveva creato un antivirus contro i morti viventi che qui nel film non hanno un nome, sono solo mostri,ma che lo voleva dare solamente a politici, scienziati come lei, gente ricca e che dopo l'incidente non solo non si ricorda chi è ma le torna una coscienza. Una finta coscienza visto che alla prima occasione di salvare un uomo che dice di essere suo cognato, lei lo lascia morire. 

Si scoprirà poi che c'è un altro signore nella macchina e che se ne era stato zitto zitto senza far rumore perché....boh, non lo sapremo mai, che quando questo signore la lascia quasi morire mangiata dai mostri, lei si arrabbierà con lui che le rinfaccerà di averle sentito lasciare il cognato fare la stessa sorte.

Si scoprirà che i mostri si avventano ciclicamente contro la macchina con lei (e l'altro uomo poi) dentro e che sempre ciclicamente se ne vanno...così, senza mangiarli e senza un motivo.

Si scoprirà che lei non si fida di nessuno e che mente di continuo alle varie telefonate statiche che le fanno la sorella che ha in cura la figlia di cui lei non ricorda nulla, e la guardia nazionale.

Si scoprirà inoltre che non empatiziamo con l'unico video che faranno vedere da un cellulare, di lei insieme alla figlia, sorella e cognato, perché per tutto il film non ha fatto altro che piangere (come Rosalie di Lady Oscar) senza agire minimamente per cambiare la sua sorte.

E scopriremo infine che l'unico barlume di coscienza verso il popolo di idioti che volevano eliminare a favore delle elite non le farà prendere l'antidoto che aveva legato al collo mo di ciondolo...perché...è totalmente stupida.

Diventerà un mostro, fine della storia.

Ecco, io l'ho visto tutto il film, i doppiaggi fanno abbastanza pena sembrano amatoriali, troppe pause troppa poca, pochissima enfasi, la regia è normale, la fotografia carina ma nulla più.
Mio marito si è addormentato e stamani non mi ha chiesto neanche come era finito...pensate un po' che roba.

E' che siamo abituati a storie con una trama che fila e non a spezzoni di trame attaccate senza sentimento. 

Poteva essere un bel film ma ha reso poco, veramente poco con tutti quei buchi di trama sparsi qua e la.

comunque trovate il FILM QUI se volete dargli una occhiata. Fatelo e rendetevi conto da sole che se non vedete grandi errori forse siete abituate già al peggio.

giovedì 16 aprile 2020

Jane Eyre, storia d'amore scritta male


Ciao a tutti dalla bionda svampita.

Vorrei iniziare col dire “Oggi faremo una bella recensione di EMME”, ma credo che quando annuncerò il libro che prenderemo in “esame” mi lincerete. 
Tuttavia è una mia unica opinione, nata ovviamente dalla lettura del romanzo ora che ho 38 anni.

Se lo avessi letto da ragazzina probabilmente mi sarebbe rimasto nel cuore per le emozioni e nella testa per non aver capito determinati passaggi, e avrei pensato che la mia giovane età mi era di intralcio.

Siccome l’ho però letto alla mia veneranda età, no…so benissimo che non è la mia capacità intellettiva a non aver capito quei determinati passaggi ma il semplice fatto che siano scritti male. Quasi da scrittrice di young adult, con tutto il rispetto ma parliamoci chiaro, dalla Bronte mi aspetto di più che da Cassandra Clare.

Vi faccio un piccolo esempio, ho visto un film da ragazza, a 21 anni, Battle Royal, un film dove tutti i sentimenti provati per fratelli, sorelle, genitori e amici ti si riversano contro per la violenza gratuita e la paura che permea il film. Guardatelo e poi mi saprete dire. Ecco, a 30 anni vidi per la prima volta Arancia Meccanica… un film molto maschile, dove le donne sono oggetti sessuali e le scene sono riscontrabili in un qualsiasi Law&Order… non mi odiate, non ho detto che non lo considero un capolavoro, non è così infatti ma è una mia opinione e non sono una cineasta quindi non potrei dire cosa sia o meno un capolavoro, io vado di logica. A 21 vedo film violenti, a 30 ne vedo uno che negli anni 70 faceva scalpore, come può farmi provare orrore e vergogna?
Questo è ciò che mi è accaduto con Jane Eyre, leggendolo dopo aver già letto milioni di romanzetti rosa e romanzi come Romeo e Giulietta in prosa o Carol della Highsmith.

Quindi partiamo, oggi parliamo di Jane Eyre, il libro e non il film, anche se per determinate parti parleremo anche di questo.


Charlotte Bronte è figlia di un gregario della chiesa, blablabla, vive con parecchie delle sue sorelle, blablabla, soprattutto da ragazzina la mandano ad una scuola per figli di ecclesiasti per imparare cosa (le buone maniere?) non si sa visto che il collegio viene definito spoglio, squallido, con cibo scarso e pochissima igiene, infatti due delle sue sorelle prenderanno la tubercolosi e ne moriranno in giovanissima età.

Questo istituto sarà una delle parti integranti, e quella che io ho trovato pressoché perfetta, della prima parte del romanzo, scritta bene, coinvolgente, soprattutto quando incontra la migliore amica che poi per l’appunto morirà.

Fino a quel momento era la storia dolce e saffica di una ragazzina cupa palesemente omosessuale, basti pensare a come adora una delle sue insegnanti.

Jane viene continuamente descritta in maniera attiva dai personaggi della storia come una donna di carattere e passionale, ma dal primo istante in cui si legge il libro, questa passionalità non esiste minimamente. Jane appare una ragazza cupa, sottomessa e obbediente, la classica serva di casa. Come tra l’altro viene descritta nel film di Zeffirelli.

Viene spedita a casa dell’aristocratico Rochester, per badare alla figlioletta di lui.

E sempre qui chiunque vede Jane non fa che dirle, senza alcuna motivazione, che lei è forte, coraggiosa, e passionale.

La storia con Rochester è praticamente ciò che lei provava e faceva col suo professore, una volta che andando a Bruxelle volle incrementare i suoi studi.
Praticamente il libro, dalle azioni di Jane, dimostra quanto sia un piccolo avvoltoio: fermo, immobile, con occhi indagatori che scruta gli esseri viventi che vivono la loro vita, incapace di scendere nel pieno delle emozioni forti. 

Dalle parole invece che l’autrice fa declamare a qualsiasi personaggio la incontri, Jane sembrerebbe una panterona, Jessica Rabbitt in abito scintillante ma nero.

Gli altri personaggi non sono molto distinguibili, la storia parla di lei e di come gli altri le reagiscono.



Abbiamo però Rochester, il bel tenebroso in questo caso identico al film, o dovrei dire che il film è identico al libro.
Bruttino, ma voglioso di una vergine nel suo letto. Non si capisce perché si innamori di Jane, anche se magari vedersela lì zitta e muta sempre obbediente può far capitolare qualsiasi uomo.

La figlia di Rochester “sparisce” quasi subito.

Quando la ragazza scappa da casa Rochester, dopo averne sposato il padrone ed aver scoperto che lui ha una moglie pazza(complimenti per avere informato quella ragazzina di cui ti dichiaravi innamorato), si ritrova nella brughiera, e per un bel pezzo di romanzo la vedremo morire lentamente di fame nell’umido del buco tra le rocce dove si trova.


Per un istante mi è anche piaciuto leggere delle descrizioni della brughiera, poi dopo una, due e tre pagine ho pensato “si ok, ma mica mi ci devo comprare casa, a che mi serve saperne la conformazione millimetrica?”.


Poi ci sono John Rivers e le sue due sorelle, dove lei va a vivere dopo casa Rochester.


Anche qui, da come Jane descrive il rapporto con loro si capisce che è più propensa ad un rapporto saffico, e infatti li per li attira a sé John il fratello pastore delle due. Un uomo severo, ligio alla morale ed al lavoro, un uomo che la vuole solo ed esclusivamente perché non rasenta il minimo peccato che alcun uomo possa provare. In altre parole, non è attratto da lei, la vede come se stesso, un uomo tranquillo. Quindi siccome è un pastore dell’ottocento, trova di conforto il non provare pulsioni per una donna.


Il finale lo conoscete, è tra l’altro molto bello solo quello del film.

Nel libro mi sono ampiamente rotta le cosiddette a leggere solo descrizioni di luoghi e frasi dei personaggi per farmi capire come sono i loro caratteri… io dovrei riuscire ad arrivarci da sola, mediante la caratterizzazione del personaggio se fatta bene, e non perché mi viene riferito senza il supporto delle prove.

Charlotte Bronte agli inizi della sua vita ebbe difficoltà a farsi pubblicare i romanzi, usò uno pseudonimo maschile. Non era tranquilla, a come viene descritta dalle azioni che commette sulle sue sorelle, e sulle altre scrittrici sembra invidiosa e impertinente.

Cercherà in ogni modo di non far pubblicare alla sorella Anne il romanzo “La Signora di Widfall Hall” perché giudicato da lei non idoneo (parla di una donna che vuole divorziare dal marito violento ed ubriaco),per lei questi discorsi forse erano troppo reali, e parlavano di emozioni vere e proprie, mentre nei suoi romanzi Charlotte deve, ripeto, mostrare i sentimenti tramite i discorsi diretti e non con le azioni perché semplicemente non ci riesce.

Invece se la prenderà con un editore che le consiglia di leggere Jane Austen e più precisamente Orgoglio e pregiudizio.

Ora, siccome io non l’ho ancora mai letto non posso fare il paragone, per il momento. Lo farò a breve però perché VOGLIO assolutamente leggere un altro romanzo di un’altra scrittrice definita da molte donne GENIALE, e vedere con i miei occhi se questo è o meno vero.

Con questa mia vi saluto, ricordate sempre che le cose appaiono vere ai vostri occhi solo se li aprite.

Un saluto dalla bionda svampita

venerdì 27 marzo 2020

Isabelle De Paris

Ciao a tutti.
In questi giorni di quarantena ognuno di noi se ne inventa una per non annoiarsi, e così è successo a me.
Una settimana fa mentre ascoltavo le canzoni dei cartoni animati anni 70/80, ho trovato tre cartoni animati che non avevo mai visto, o meglio, uno solo lo ricordavo vagamente: Isabelle De Paris.



Trama originale:
Francia, settembre 1870. Isabelle Laustin è una ragazza di quindici anni, ultimogenita di una nobile famiglia francese. Ha due fratelli maggiori: la sorella Geneviève, fidanzata con il capitano Victor, e il fratello Andrea, che è partito come soldato nella guerra franco-prussiana. La Francia è in pericolo, soprattutto perché il perfido primo ministro francese, Adolphe Thiers, per le sue brame di potere e ricchezza si è alleato segretamente con i nemici prussiani. Tra triangoli amorosi e la guerra che continua, nel corso della storia Isabelle sarà costretta a riparare in Inghilterra, dove, travestita da uomo, dovrà combattere per la sua patria.



Personaggi:




Isabelle. La Amy di piccole donne, avete presente? Amante dei balli, della nobiltà e dei bei vestiti nonché delle uniformi? Ecco, hanno in realtà cercato di mitigare questo aspetto Vip del suo carattere ponendole anche un coraggio incredibile(Amy anche però ce lo aveva), e lo spirito di sacrificio. E' comunque un personaggio poco attraente agli occhi di chi guarda il cartone e che vorrebbe A la principessa dolce o B la guerriera scaltra. Lei non è nulla di tutto ciò che dovrebbe caratterizzare un personaggio principale, manca qualcosa, si sente e soprattutto si vede.

E' innamorata del Capitano Vicktor, il fidanzato della sorella maggiore Genevieve, ma non si sa il motivo. Forse è il fascino della divisa perché nonostante le molte puntate che i due hanno insieme non si accenna mai a del romanticismo.



Genevieve sua sorella maggiore è la versione femminile di Satomi dei Beehive. Capelli perennemente spettinati e vestito semplice come fosse una serva, cosa che tra le altre cose una nobildonna non avrebbe potuto mostrare. Ha carattere ma lo mostra con mitezza e fermezza. Non tarderà a mettersi contro i genitori per il suo insegnante di piano Jules, ma solo quando però lui le darà l'ok. Mi domando se Jules non le avesse dato il "La", cosa sarebbe accaduto. Avrebbe sposato il Capitano Vicktor, soldato a cui il padre l'ha promessa?





Capitano Vicktor. Il capitano delle guardie francesi dell'imperatore e poi in seguito del Governo di Thiers. Non amo molto questo personaggio che da principio parla solo dell'onore. Sfida a duello Jules non perché gli ha portato via Genevieve ma perché è stato macchiato nell'onore. Tuttavia, nonostante le molte puntate in cui appare che sono pressoché insignificanti visto che non ha carattere, alla fine morente tra le braccia di Isabelle, sarà Genevieve che ricorderà.

Jules all'inizio è il classico uomo che nonostante lavori dai nobili si sente inferiore a loro perché appunto non nobile, non certo per i soldi, infatti lo dimostra ampiamente quando intima Genevieve di allontanarsi da lui perché non la merita. In una puntata le mente facendole credere che andrà a parlare con i Lustaine per poi abbandonarla. Il bello è che la violetta Genevieve parlerà ai genitori di lui, e verrà cacciata di casa. Solo per una fortunata serie di coincidenze alla fine Jules sposa Genevieve, se non fosse accaduto lei si sarebbe ritrovata sola, senza titolo né soldi.



Andrea è il figlio secondogenito, anche lui è soldato e capitano e pare da certe scene nel cartone animato, avere una propensione per Vicktor. Ferito in guerra non si farà più né vedere né sentire dalla famiglia con la scusa di volere la morte di Thears, mentre si innamorerà di Irma.








Irma è una zingara che pare più una Brigante italiana di fine 800, formerà con Andrea un gruppo di rivoltosi in maschera.










Jean è il migliore amico di Isabelle e continuamente le chiede di sposarlo. Inutile anche lui, serve solamente a mostrare negli orrori della guerra un ometto sciocchino che scherza sempre, fino alla fine.
Di lui sappiamo che veniva bullizzato da Isabelle continuamente, e chiamato femminuccia. Mi domando se fossero state invertite le parti quanto ci avrebbe fatto ridere lui che la bullizza e la chiama maschiaccio. Li avremo visti come coppietta simpatica anche in un'occasione simile?




















Signore e Signora Lustaine. Sono pressoché inutili anche loro, prova ne è il fatto che non sgridano mai Isabelle per tutte le volte che fugge né quando torna vestita da maschio e con i capelli corti. Abbandonano senza riguardo i figli perché non prolificando con i nobili in senso biblico, e non gli daranno continuità al nome. Cacciano Genevieve perché innamorata di Jules, e colpevolizzano Andrea e Isabelle della fine della loro famiglia se non di tutta la guerra.



Thiers è Mr X di tana delle tigri ma verde anziché viola. 













Gambetta è un generale realmente esistito che nel cartone cerca all'inizio di salvare la Francia per poi abbandonarla e farci una figura di EmmE che la metà basta.



Phantom. Un ninja vampiro al servizio di Thiers. A me pare somigli anche a Goldsand
















Mostro o Vicktor, viene chiamato così nel cartone in una singola puntata. E' il mostro di Frankenstein.








Capo polizia inglese. Qui abbiamo Mr Hide del romanzo Docktor Jekill e Mr Hide.











Guardia Francese o Uovo al Tegamino, non è ovviamente questo il suo nome. E' un personaggio che si vede in una sola puntata ed è degno di nomina solo per via della sua testa a forma di uovo al tegamino...a meno che non gli stia per esplodere in tre secondi...





i fatti

Isabelle de Paris è praticamente la storia della guerra Franco Prussiana, raccontata in maniera approssimativa dove si dovrebbero intrecciare amori, amicizia e morte ma che anche in questo caso lo fanno in maniera molto approssimativa.

Durante le ultime due puntate, sono 13, molto poche, muoiono tutti, chi per sacrificio evitabile, chi per mano dei soldati francesi stessi anche se la guerra era contro la Prussia. Mr X, o meglio Thiers non verrà mai ucciso e non ci vendicheremo MAI per tutti i morti che il bastardo ha fatto, e Isabelle rimarrà da sola lasciando un buco di trama enorme soprattutto se si pensa che solo nella prima parte del cartone voleva morire perché senza la sua famiglia e Vicktor non aveva più senso vivere.
Una sua citazione finale al Chi sei, della guardia è "Isabelle de Paris, lo ricorderai"... ma anche no aggiungo io, vista l'inutilità del cartone animato.


I ruoli e i rapporti tra i personaggi sono molto lasciati al caso, basti pensare a Jean che oggi soffre di vertigini e domani salta dall'albero maestro di una nave 



oppure agli sgherri ninja di Phantom che invece di uccidere i nemici li spiano sempre non arrivando mai a conclusioni

o ancora il capofamiglia Lustaine che secondo tutti vive per la famiglia e che poi li maledice dando loro la colpa di tutto.

A tratti sembra di vedere il Cirque du Soleil che non vedevo dai tempi de LaStelladellaSenna, che pure aveva più storia di Isabelle De Paris. Qui i personaggi sono davvero acrobati, e lanciano come Occhi di gatto bigliettini di cartoncino (?) da visita





Anche alcuni fatti storici sono falsi, come i fucili e le pistole che sparano a ripetizione, oppure la doccia nel bagno di Isabelle. 

Questo cartone animato mi ha lasciata con il nulla dentro, ma un nulla più brutto dell'assenza e del vuoto, in sostanza visto o non visto non ha fatto differenza, e io credo che seppur brutto qualcosa funzioni se suscita almeno una emozione.


Le Musiche 
Qui spezzo una lancia a favore della versione originale...suonata da Chopin. Che poi è anche il tema centrale della storia. Quella dei RockingHorse magari come musica non è male, e anche il testo è gradevole ma non da un minimo di Phatos, e la storia è incentrata su quarto, o meglio dovrebbe.

Eccovi qui le due versioni


I Doppiatori sono meravigliosi, e devo dire che le uniche emozioni, musica di Chopin a parte, me le hanno date loro

IMPORTANTE! la mia recensione su YT

Jeanie dai lunghi capelli

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