lunedì 29 luglio 2019

Papà Gambalunga, un Classico intramontabile?

Tutti abbiamo nel cuore una mamma e un papà...

Quante volte sognavo con la canzone "Papà Gambalunga" di Cristina D'Avena, le vicende di Judy Abbott, piccola e scapestrata orfanella adottata da un uomo, che però lei non vedrà mai se non alla fine del cartone animato, ma che chiamerà Papà Gambalunga per via dell'ombra che le luci di un auto le proiettano sul muro dell'orfanotrofio.

Insomma una novella Candy Candy, solo con più carattere e meno sfortunata.

Tratto ovviamente dall'omonimo romanzo di Jane Webster

La Judy del libro però è poi tanto diversa da quella del cartone animato?
Un po' lo è, più macchietta, meno dolce, più bambina.
E com'è Jarvis Pendleton, il facoltoso zio di Linda, una delle sue "migliori" amiche?


Il Jarvis del cartone era un uomo maturo nonostante avesse a malapena 30 anni, il Jarvis del libro è sicuramente più ragazzino. Si mostra a lei come un uomo ma non fa che impermalosirsi di ogni singola cosa che non può avere e questo ci mostra il divario tra Judy neo arricchita ma vissuta sino a poco prima come orfanella e Jarvis Pendleton facoltoso figliol prodigo abituato sempre ad avere tutto quello che vuole.

In effetti se non avessi letto del rapporto familiare che ha avuto con i proprietari della casetta di Campagna dove è praticamente cresciuto, se non avessi letto l'amore che traspariva da quei due vecchini verso il loro pupillo, credo che Jarvis mi sarebbe sembrato il solito stereotipo del viziato che però non impara mai dalla vita.

Invece di essere come Candy, la cara Judy lo sprona sempre a fare meglio, sorridendo quando lui si impunta e mostrandosi a tratti comprensiva e a tratti maestrina con lui.

Praticamente il romanzo parla di una ragazzina che insegna ad un uomo come comportarsi.

A differenza del cartone i vari personaggi che gravitano intorno a loro non sono assolutamente marcati, se non ci fossero stati, sarebbe stato uguale ed in effetti mi manca il Capitano della squadra di Football (fratello maggiore di una delle amiche Vere della protagonista, Sally MacBride) che si innamora di Judy e ne diventa geloso. Questa parte nel cartone fa capire senza che ci venga raccontato in prima persona da Judy, quanto lei ami Jarvis.

Ricordo quanto ero sui carboni ardenti quando nella penultima puntata si ammala sia il suo caro Jarvis che l'amato Papà Gambalunga e lei non sa da chi andare! 



Ed eccolo infatti l'errore secondo me: il romanzo epistolare. Judy ci racconta la sua vita tramite le lettere che invia al suo Papà Gambalunga, e sebbene inizialmente possa sembrare spontaneo e simpatico, alla fine è un metodo un po' troppo spoileroso, perchè di tutte le domande che la ragazza si pone noi intuiamo già la risposta...ed il fatto che lei così perspicace in determinati contesti, non ci arrivi da sola ci fa lievemente incavolare.

Per il resto rimpiango di non averlo potuto leggere da ragazzina, avrei sognato davvero molto con questa piccola perla, però oltre il cartone animato io ho potuto "apprezzare" il Musical con Fred Astaire (forse troppo vecchio lui e troppo sbarazzino il personaggio di lei) che chissà se faranno più vedere in tv ormai... 

Se volete sapere chi è Papà Gambalunga non vi resta che andare a leggere il romanzo...o a vedervi il cartone, Pigri!

Jeanie dai lunghi capelli

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