lunedì 15 febbraio 2016

Hot Line - Alison Grey (LGBT)

Tempo fa mi contattò una ragazza, una mia amica internettiana per così dire che mi chiese il favore di leggere e recensire un romanzo tradotto da una persona a lei molto cara…
Beh inutile dire che rifiutai all’inizio, perché come potevo smerdare un eventuale romanzetto da 4 soldi propostomi da una persona mia amica?
Poi siccome me lo aveva comunque inviato, lo lessi ugualmente, ma di nascosto… Sono qui oggi per recensire il romanzo F/F

Hot Line


Di Alison Grey
e tradotto dal tedesco da Martina Nealli.
Inizialmente fu pubblicato in Germania con il titolo di Richtig Verbunden e cercando su internet l’ho tradotto in “Collegamento Corretto” … non so se sia una metafora ma me lo auguro, sta di fatto che Hot Line come titolo lo trovo appropriato.
Poi nel 2013 ci fu la prima edizione inglese per uscire in Italia ben due anni dopo, quasi tre visto che è qui dal dicembre 2015… siamo proprio bacchettoni!
La Cover, inizio col dire che mi aspettavo una copertina un po’ diversa dal momento in cui mi apprestavo a leggere un F/F … ah già, ma voi povere mie creaturine non sapete cosa sia un romanzo F/F ossia Female to Female … è come il romanzo M/M che sicuramente bigotte puritane adesioniste al FamilyDay avrete già letto abbondantemente ;)
Beh care le mie Slashers, o Yaoiste stanno arrivando le Lesbian Stories ed era anche ora! Basta con questi romanzi di uomini sensibili come le donne, rudi ma al contempo passionali, ricopiati da stereotipi femminili come copiavo io la firma di mio padre quando bigiavo a scuola con la carta carbone…
Fate spazio alle femminucce che davvero sono così, non solo su carta!
Quindi, ora che sappiamo tutti che esistono anche i romanzi d’amore per Donne che amano le Donne e non solo per Donne che amano leggere di sesso tra Uomini che amano gli Uomini, torniamo a parlare di Hot Line…

Allora la Cover dicevo, speravo in qualcosa di più … non so intrigante? Poi mi è stato fatto notare che per entrare nel cuore delle persone ed evitare ci dicano che siamo delle pervertite dovevamo innanzi tutto far capire che l’amore tra donne non è sesso con attrezzi, come tutti credono. No, è passione, gentilezza, affetto, complicità, sesso selvaggio ma con il solito pizzico di “un certo non so che” che ogni donna per fare sesso vuol trovare nel partner.
Poi alla fine del romanzo mi sono resa conto che la Cover era perfetta così com’era sebbene io avrei ricreato l’immagine facendola fare ad un fotografo professionista (più o meno conosciuto ma bravo), perché questa mi da della “bozza”.

La trama:
Due donne che provengono da due mondi diversi. Linda, psicologa di successo si getta a capofitto nel lavoro per ingannare la solitudine. Christina lavora in una linea erotica per mantenersi. I due mondi si scontrano quando Linda chiama la linea erotica e viene messa in contatto con Christina. Questa non tarda a capire che Linda è diversa dagli altri clienti: invece del sesso, la donna le fa una proposta inaspettata. Christina avrà abbastanza coraggio per accettare l’offerta che cambierà la vita di entrambe?

Come poteva non incuriosirmi una trama del genere alla vigilia (quando lo lessi) del film tanto atteso Carol tratto dall’omonimo romanzo della Highsmith?
No badate, non lo paragono a Carol ma i tratti dell’amicizia tra Christina e Linda mi sono sembrati molto simili all’incontro iniziale tra Carol e Therese…

Una nota dell’Autrice iniziale ci fa capire che siamo in Germania, anche perché sono pochi i riferimenti geografici nel corso della storia come pure le descrizioni molto concise, ma al lettore non interessano perché si viene direttamente catapultati nel mondo delle due protagoniste e nelle loro vite, capendo da subito che gli altri personaggi saranno solo un contorno sfumato.
Qui mi domando e dico, possibile che le storie d’amore stile Harmony M/M le scrivano tutte in ogni parte dì Europa,anche in Italia, mentre queste no? Devo adoperarmi per trovare storie Lesbo a lieto fine scritte in Patria sebbene so già che siccome la Donna per il mondo deve “Partorire con dolore” non ne troverò aimeh!
Quindi Christina tra studio e lavoretto part-time arrotonda le sue povere entrate economiche lavorando in un centralino telefonico erotico con il nome Chantal, dove si viene a sapere subito chiamano anche le donne.
Una sera, è proprio una donna a chiamare, Linda, una ragazza che fa la psicologa e che sta passando sola il giorno del suo compleanno visto che per un brutto incidente capitato quattro anni prima è davvero completamente sola.
Da subito Christina si fa mille domande sulla ragazza mentre questa da brava psicologa riesce a far parlare lei che le rivela il proprio nome reale, e che è gay come anche Linda stessa sebbene sia ancora vergine.
Linda le propone così di passare un weekend insieme offrendole del denaro in cambio e Christina seppur con molte remore alla fine accetta.


Piccolo estratto…




Le due però prima di incontrarsi si chiamano altre volte e questo mi spiace dirlo non è scritto bene nel romanzo, lo si capisce quando dopo che si sono incontrate le prima volta, Linda le fa indossare un vestito e delle scarpe e quindi si capisce che se conosce le sue misure devono essersi parlate altre volte… devo ammettere che non mi era molto chiara questa parte.
Ma continuiamo, so che volete io vi descriva nei minimi particolari la scena CLOU del romanzo, sebbene io non consideri il loro rapporto sessuale come scena Clou ma un’altra di cui parlerò più avanti, le due ragazze vanno a letto insieme e Christina insegna tutti i “trucchi” del sesso lesbo alla dolce Linda che a quanto pare impara molto in fretta *^*


Piccolo estratto…




Le due passano la notte tra sesso dolcissimo e film di paura (la scena di Misery che tra l’altro amo sia come libro che come film mi ha fatta piegare xD soprattutto la “diagnosi” di Linda alla protagonista del film) e qui il lettore impara ad amare queste due ragazze sensibili in maniera differente l’una dall’altra ma ugualmente forti di carattere. Forse più Linda che magari dice tutto quello che le passa per la testa che Christina che si fa mille pare mentali.
Le due si dividono per non rivedersi più, e qui c’è la scena CLOU che piace a me…
Linda scrive a Christina una lettera… non vi dico cosa c’è scritto né come finisce il romanzo, ma posso dirvi che merita davvero. Una lacrimuccia m’è scesa e sono felice davvero di averlo letto! :D

Considerazioni finali:
Quindi, opera scritta in modo leggiadro e fluente, che tutti possono leggere, e con tutti intendo anche ragazze di 14 anni, perché non è volgare né pesante in nulla, né nelle scene di sesso né nelle vicissitudini, invece è dolce e lineare e se fate leggere alle vostre figlie “A beautiful disaster” oppure “Hunger Games” non vedo perché non questo che di sicuro non le rincoglionirà con uomini fighi manipolatori e bulli né con finti universi fintamente distopici dove i caratteri dei protagonisti cambiano di botto da un volume all’altro!
Grazie alla mia amica di Sara e alla sua amica Martina per aver tradotto questa chicca, e ora se permettete vado a spulciarmi altri romanzi F/F della Ylva *_*




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